Le specie forestali da noi prodotte sono la Roverella (Quercus Pubescens) e il Leccio (Quercus Ilex).
Le specie di tartufo che utilizziamo per inoculare sono il Tuber Aestivum Vitt, il Tuber Melanosporum Vitt e il Tuber Borchii Vitt.
Roverella
(Quercus Pubescens)
La Roverella è una pianta da tartufo capace di resistere alla siccità e adeguarsi ai climi molto rigidi.
Una caratteristica che questa pianta assume d’inverno è quella di mantenere le foglie ormai secche attaccate ai rami.
Il tratto distintivo della Roverella è la fine peluria che ricopre le sue foglie, facilmente sensibile al tatto.
Il carattere rustico di questa pianta ha fatto sì che nel corso del tempo abbia mantenuto la sua vitalità, nonostante gli interventi massivi dell’uomo.
- L’ albero della roverella difficilmente raggiunge i 20-25 m di altezza. La chioma è ampia e irregolare presenta un aspetto tarchiato con una ramificazione contorta e a breve altezza.
- Le gemme sono grigie, lunghe 8-12 mm, ovali-appuntite e pelose.
- La corteccia in età giovanile è di colore grigio scuro suddivisa in piccole scaglie molto dure e rugose. A maturità raggiunta diventa fine e nerastra.
- Le Foglie variano sia nella forma (ovato-allungate) che nelle dimensioni (circa 8-12 mm) . Hanno una lamina cuneata a margine lobato.
- Il frutto (achenio) presenta una forma ovale. Allo stato fresco è caratterizzato da striature scure con un peduncolo spesso e peloso. La cupola assume una forma emisferica che ricopre la ghianda per 1/3 – 1/2 della sua lunghezza.
Leccio
(Quercus Ilex)
Il Leccio (conosciuto anche come elce) è un albero spontaneo sempreverde. Appartiene alla famiglia delle Fagaceae, ha una ampia diffusione nell’area Mediterranea.
Ha una crescita lenta che gli permette di essere molto longevo.
Se cresce in ambienti rocciosi o ruprestri può assumere un aspetto simile ad un cespuglio.
- L’ albero del leccio raggiunge i 20-24 m di altezza. Il fusto assume raramente una forma dritta e può essere singolo o diviso alla base.
- La corteccia in età giovanile è liscia e di colore grigio. Maturando, la corteccia del Leccio diventa dura e molto scura (assumendo dei toni nerastri), leggermente screpolata in piccole placchi di forma quadrata.
- In una prima fase i rami sono grigi e ricoperti da uno strato di peluria, successivamente diventano glabri e grigio- verdastri.
- Le gemme hanno dimensioni ridotte e arrotondate. Inoltre, sono ricoperte da un insieme di peli fitti in superficie. Il suo involucro è formato da pochi strati.